Il 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗢𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 che ospitiamo quest’anno a 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗘𝗡𝗔𝗗𝗘 ci da la possibilità di vivere una dimensione autenticamente “politica” che pone al centro l’interrogativo: 𝙙𝙞 𝙛𝙧𝙤𝙣𝙩𝙚 𝙖 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙩𝙖 𝙖𝙘𝙘𝙖𝙙𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙞𝙣𝙩𝙤𝙧𝙣𝙤 𝙖 𝙢𝙚, 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙤 𝙛𝙖𝙧𝙚?

Rifletteremo insieme sulle sfide culturali, etiche e socio-economiche del nostro mondo, coinvolgendo tutti i presenti nel vissuto di un’esperienza comune, facendo intravedere appigli, intuizioni, possibilità di superamento e cambiamento.

Condivideremo pensieri, dubbi o proposte, senza trasmettere conoscenze predefinite o sentenze, ma superando la tendenza al giudizio “di schieramento” fra bene e male.

L’obiettivo è la creazione di un pensiero laterale che ci aiuti a uscire dai luoghi comuni e dagli stereotipi, convinti che la presa di coscienza di sé possa avvenire dentro la presa di coscienza del mondo.